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I capanón äd Pärma Nord: äd San Leonärd ànsi dal Crìsst” : alla scoperta di luoghi che non ti aspetti. – 24 Febbraio 2024

I capanón äd Pärma Nord: äd San Leonärd ànsi dal Crìsst" : alla scoperta di luoghi che non ti aspetti. - 24 Febbraio 2024

🅻’🅰🆅🆁🅴🆂🆃🅴 🅼🅰🅸 🅳🅴🆃🆃🅾?
Circa 70 partecipanti alla 23a camminata sui percorsi dell’Urban Trail Parma / Cammino delle 7 Chiese: passeggiata di circa 6km all’interno del Quartiere San Leonardo, sulle tracce de “I capanón äd Pärma Nord: äd San Leonärd ànsi dal Crìsst” ed alla scoperta di luoghi che non ti aspetti.
Dalla Parrocchia del Cristo Risorto ci siamo diretti su Strada Ponte Alto (vecchia denominazione toponomastica di quel tratto di via Venezia verso Vicopò), e poi in Via Doberdò (zona del Paullo così chiamata per le paludi che circondavano una vecchia villa sulla Via Guastallese), e quindi sull’odierna via Testi: ci siamo spostati sui luoghi dell’operazione Capannoni (senza dimenticare, pur non passandoci, quelli di via Verona lungo il Naviglio), cercando di conoscere e comprendere il senso di una operazione voluta per ricostruire una città più bella, ma che si concluse con la realizzazione di “dormitori angusti e privi di ogni opera di urbanizzazione….) (cit.) costruiti negli angoli più isolati e marginali della città stessa..
Lungo un facile percorso, superato il Parco intitolato a Bernadette Soubirous (Lourdes) e oltrepassato il tunnel che porta al Quartiere Artigianale di Via Venezia abbiamo scoperto il “Castello dei Diritti”. L’edificio, che secondo i progetti (purtroppo non realizzati) di Mario Tommasini doveva essere destinato ad accogliere soprattutto i carcerati dopo le dimissioni dal carcere per il reinserimento sociale nel lavoro, era un convento risalente all’anno 1000 che ha visto la presenza dei “Frati Umiliati della Palude” con una casa-torre probabilmente ancora più antica. Alla fine degli anni 70 la zona era ancora frequentata dalle “lavandaie” del Paullo, perché li scorreva un canale. Oggi grazie all’intervento di un imprenditore  è stato recuperato architettonicamente: un uso aziendale che racchiude la sorpresa di una bellissima collezione privata: il Museo dell’Araba Fenice.
Terminata la visita il Museo e costeggiato gli orti di via Venezia, sfioriamo il Quartiere del Bivio del Cristo (così come era denominato tempo fa) per giungere ai resti dell’antica villa romana di via Benedetta, scoperta negli anni 80 e oggi relegata in un angolo nascosto.
Lasciata la villa romana incrociamo (è proprio il caso di dirlo) la Cappella del Cristo facente parte di Villa Passeri e del “Castello” dotato fino al 1978 di una torre in stile mediovale andata distrutta.
Con la consapevolezza di aver riscoperto ancora una volta luoghi dimenticati, il pomeriggio “semi-umido” termina con un’ ottima merenda in buona compagnia nei locali dell’Anspi Cristo Risorto, a base di Parmigiano Reggiano del Caseificio Sociale “Bassa Parmense” e di pane e salame.
Un ringraziamento al Circolo Anspi per l’accoglienza (ed il the), al Dott. Renzo Catellani di Callegari per averci dato l’opportunità di visitare la collezione privata presso il Castello dei Diritti, all’Arch. Giulia Rebonato di Archeo.Kun per le informazioni sulla villa romana, ai curatori del libro “I Capannoni a Parma” MUP Editori.
 
 

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