Perché un Urban Trail: ad un primo sguardo i nostri quartieri San Leonardo e Cortile San Martino, collocati a nord della città, risultano spesso  così “compatti” dominati dal cemento e dall’asfalto, da grandi parcheggi e tante auto, da tante strade con tanto traffico, da tetti di capannoni artigianali ed  industriali spesso brutti e poco sostenibili, da darci la sensazione di soffocamento. Una sensazione che spesso non ci  consente di cogliere anche le tante bellezze presenti: il torrente Parma con la sua biodiversità, la campagna con i suoi colori stagionali, le nebbie, la vista delle Alpi, il sole che sorge sulla pianura ad Est e tramonta sugli Appennini ad Ovest ……..
Niente di meglio allora di una camminata a piedi lungo l’argine, per le piccole vie di campagna, tagliando in mezzo ai campi, sfiorando i rovi ed osservando la natura, elevando gli occhi sui tanti campanili che segnano queste terre, fin’oltre ad incontrare le nuove “cattedrali” dell’industria e del commercio con le domande sul senso e sulla dignità del lavoro.

Perché un percorso lento: in un periodo storico dove la velocità di informazione, di produzione, di risposte rapide…. si è scontrata frontalmente con un virus che ci ha costretti ad una brusca frenata quando non ad un arresto definitivo, ci pare importante recuperare il “senso della vita”, il saper gioire di ciò che abbiamo intorno a noi. E poiché non tutti abbiamo la possibilità di vivere in riva al mare od in vetta alle montagne ecco che diventa necessità vivere l’ambiente circostante con tutte le sue problematiche ma anche con tutte le sue bellezze.

Perché a Parma Nord: prima di tutto perché ci abitiamo o ci lavoriamo. Nella fragilità del suo territorio dovuto alle tante questioni ambientali e sociali i Quartieri San Leonardo e Cortile San Martino e con essi lo SPIP rappresentano un “luogo” di incontro fra città e campagna, fra spontaneità della natura e abilità dell’uomo, fra tradizione-storia e futuro, che speriamo più green.

Perché delle 7 Chiese: la storia del territorio ci ha lasciato tante testimonianze della presenza religiosa e spirituale: le tante chiesette, la famosa Abbazia di Valserena, il caratteristico Oratorio  della Concezione di Maria Vergine …. fino ad arrivare alla centralissima Chiesa di San Leonardo. Presenze che ai nostri occhi vogliono rappresentare un abbraccio virtuale ai nostri quartieri ed alla città.

Questo “cammino lento” realizzabile totalmente o in modo parziale attraverso percorsi concentrici e sovrapponibili, ci consentirà di riflettere sempre più sulla ormai improrogabile necessità di una CONVERSIONE INTEGRALE che renda la città più vivibile.

CONTRO IL LOGORIO DELLA VITA MODERNA ……